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                                        Medjugorje, 25 luglio 2017

 

 

 

 

 

 

 

 

"Cari figli,

siate preghiera e riflesso dell'amore di Dio per tutti coloro che sono lontani da Dio e dai comandamenti di Dio. 

Figlioli, siate fedeli e decisi nella conversione e lavorate su voi stessi affinché la santità della vita sia per voi veritiera. 

Esortatevi al bene attraverso la preghiera affinché la vostra vita sulla terra sia più piacevole. 

Grazie per aver risposto alla mia chiamata".

                                                                                                               

Commento di Padre Livio di Radio Maria al messaggio del 25 luglio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In questo messaggio la Madonna fa tre forti esortazioni molto precise e molto incisive e ci mette davanti alla necessità di una scelta.

Prima esortazione: “siate preghiera e riflesso dell'amore di Dio per tutti coloro che sono lontani da Dio e dai comandamenti di Dio”.

La Madonna da tempo parte dalla considerazione che nel mondo si estendono le tenebre del male, le tenebre della menzogna e della morte, come ha detto nel messaggio del 2 luglio 2017: “i peccati si moltiplicano, sono troppo numerosi”. Noi vediamo questo fenomeno della fede che si dissolve, che diminuisce fra i credenti e anche fra quelli che seguono la Madonna c'è molta pigrizia, sono avvolti un po' nel sonno.

La Madonna sa che molti hanno perso il senso della vita come pellegrinaggio verso l'eternità e ha detto: “sono come in un labirinto, dove girano su se stessi, hanno perso la strada, e tante volte ha detto nei messaggi: “siate luce che indica la strada a quelli che non la conoscono”.

Questo mondo si è perduto! Una volta ha detto: vi siete persi, figli miei”.

Questo mondo ha perso la strada, gira nel deserto dell'effimero e non riesce a trovare la via d'uscita, per cui si rassegna a morire nel deserto.

Allora cosa fare per salvare questo mondo? La Madonna è venuta proprio per risvegliare la fede, in modo tale che ci siano delle persone che siano loro stesse luci. Come ha detto Gesù: voi siete la luce del mondoe questa luce non deve essere messa sotto il tavolo, dev'essere messa sul candeliere perché illumini tutti quelli che sono nella casa. Noi dobbiamo essere queste luci che riflettono Dio, che riflettono il Suo amore.

È per questo che la Madonna ci dice: ”siate preghiera”, perché nella preghiera noi ci uniamo a Dio; nella preghiera Dio si fa presente nella nostra vita, nei nostri pensieri e nelle nostre parole, nei gesti, nel nostro parlare, nel nostro mangiare che non ceda ai vizi, nel nostro vestire che non uccida la pudicità, in tutti i nostri comportamenti, improntati alla rettitudine dei comandamenti.

Noi dobbiamo essere preghiera vivente, comandamenti viventi, perché tutti quelli che sono nelle tenebre sappiano qual è la strada da percorrere e seguano quegli indicatori di strada che sono i Comandamenti di Dio.

Questa è la prima esortazione: siate preghiera, non pregate, siate preghiera vivente, preghiera continua, orientati continuamente a Dio, siate riflesso dell'amore di Dio”, con la nostra carità e con la nostra bontà verso il prossimo, in modo tale che tutti coloro che sono lontani da Dio, dai comandamenti, trovino la strada, sappiano quale via percorrere e come percorrerla, come comportarsi.

Seconda esortazione: Figlioli, siate fedeli e decisi nella conversione e lavorate su voi stessi, affinché la santità della vita sia per voi veritiera. Noi siamo fedeli? La Chiesa ci ritiene fedeli? Cosa significa essere fedeli? Vuol dire conservare tutta la fede integra, essere forti e saldi nella fede, strenui difensori della nostra fede Cattolica che è la luce della verità, la Divina Rivelazione, la Parola di Dio. Gesù ha detto Io sono la verità!”, siate fedeli alla fede, alle verità della fede, vivetele!

E poi siate fedeli indica ciò a cui credere, cioè a Cristo, a tutte le sue parole, a tutta la Divina Rivelazione.

Poi la Madonna dice: siate decisi nella conversione”. Bisogna decidere di cambiare vita, essere perseveranti nella conversione, perché la conversione è il cammino di tutta la vita, abbandonare la via larga del male, del peccato, decisi nell'eliminare, nel tagliare le radici profonde del male che sono in noi, le radici dei vizi, della superbia, dell'orgoglio, della bramosia, dell'avidità. Tagliare la prepotenza, la supponenza, le cose che rendono brutto l'uomo e che rendono l'immagine del maligno.

Questo è il cammino di conversione: prima si lascia il peccato e poi si lavora su se stessi, si eliminano le conseguenze del peccato, i difetti, le scorie del male che sono in noi, in modo tale che la santità risplenda in noi. E qui c’è una tentazione della vita cristiana: quel fariseismo strisciante di essere belli fuori e arrugginiti o addirittura marci dentro.

Quindi la seconda esortazione è quella di lavorare su se stessi, di essere perseveranti, tenaci e decisi nel cammino di conversione. È un lavoro quotidiano che si fa nella preghiera, perché nella preghiera vediamo nella luce di Dio quello che dobbiamo cambiare e si decide dove dobbiamo cambiare: se io sono superbo, devo essere più umile, se sono avido, essere distaccato, se sono un impostore, devo essere più sincero, ecc…

Non rimandiamo la conversione, nel messaggio del 2 luglio 2017 la Madonna ha detto: siate pronti, questo tempo è un punto di svolta, facciamo noi la nostra svolta personale con la conversione.

Terza esortazione: Esortatevi al bene attraverso la preghiera affinché la vostra vita sulla terra sia più piacevole”, non sono consigli o inviti, sono imperativi; nella preghiera si vede e si comprende qual è la via di Dio e si decide di percorrerla. Nella preghiera si prendono le grandi decisioni, quelle che costano, quelle che cambiano la vita, “affinché la vostra vita sulla terra sia più piacevole”. La via del bene è ardua, è stretta, è in salita. Se siete stati in montagna vi sarete resi  conto che il sentiero va in salita, occorrono le gambe, però andando avanti si vedono i panorami, si respira aria fresca, ci si sente più leggeri.

La via del bene è impegnativa, ma più piacevole.

La Madonna ha voluto usare una parola un po’ particolare, in croato “ugodan” vuol dire piacevole, lieto, gradito, buono. La via del bene fa sì che la nostra vita sulla terra sia più piacevole, più lieta, più gradita, più buona. In croato, quando vi vuole augurare a una persona “buon viaggio”, si dice: “ugodan putovanje”.

Può darsi che la Madonna, usando la parola “ugodan”, e sto facendo una riflessione per capire, forse intenda dire, “affinché la vostra vita sulla terra sia un buon pellegrinaggio verso il Cielo”, “ti auguro buon viaggio”.

Se si fa il bene, la vita sulla terra diventa un buon pellegrinaggio verso il Cielo. Mi è parso di capire che in questo “piacevole” ci possa essere un tocco particolare come se la Madonna volesse dirci “se vi dedicate alla preghiera, se fate il bene, il vostro pellegrinaggio sulla terra sarà un buon pellegrinaggio”.    

 

 

«Grazie per aver risposto alla mia chiamata»

 

 

Questo ringraziamento della Madonna di sicuro non ci dice che abbiamo già fatto tutto, né vissuto tutto come Lei voleva, ma la Madonna vede anche il più piccolo impegno, quando vogliamo farlo, quando proviamo a farlo e ringrazia.

Io mi ricordo bene, proprio per esperienza personale, che avevo difficoltà a capire questa frase ultima della Madonna: ma chi ringrazia? Ma la Madonna si comporta in modo opposto al nostro: noi ringraziamo di solito quando tutto è fatto come noi vogliamo; invece la Madonna ringrazia per il bene che c’è in noi, anche se piccolo, e il ringraziamento è la condizione per la pace ed è la regola migliore per educare. Chi vede il bene, dovrebbe sottolinearlo e ringraziare, così l’altra persona, che sente il ringraziamento, ha più coraggio, ha più voglia di continuare nel bene. (di Padre Slavko Barbaric')

 

 

 

 

LA GRATITUDINE E LA PACE   (Padre Slavko Barbaric)

 

“Sapete come si perde la pace? Quando si comincia a vedere un solo aspetto di una persona, un aspetto che non ci piace, senza tener conto della persona nel suo insieme. A questo punto si vede solo quel determinato lato della persona e lo spirito critico s’impossessa di noi.

Dimentichiamo tutti gli altri aspetti. Focalizzandoci in tal modo su questa cosa che ci infastidisce, diventiamo ciechi, anche se questo difetto, questa cattiva abitudine o persino questo peccato è reale. Entriamo allora in una visione limitata dell’altro che è totalmente sbagliata. Diventiamo prigionieri di questa falsa visione.

Perdiamo la gratitudine! E senza questa gratitudine, non possiamo avere la pace, poiché è la gratitudine che prepara la venuta della pace. 

Dobbiamo prendere una decisione fondamentale, quella di essere sempre riconoscenti e di avere in tutte le circostanze, per tutte le cose, uno sguardo riconoscente per ciò che gli altri fanno per noi, riconoscente per ciò che Dio fa per noi e riconoscente anche per ciò che Dio fa per noi attraverso gli altri!

Devo ampliare la mia visione delle cose e lasciare scaturire la gratitudine. La mia pace sarà sempre generata dalla gratitudine!”

 

 

 N.B. Il testo di cui sopra  può essere divulgato a condizione che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it indicando:  Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

 
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